Tuscia in camper: cosa vedere in 3 giorni

16 ottobre 2023 in Destinazioni e Italia

Intraprendere un viaggio in camper nella Tuscia viterbese è come fare un salto nel tempo: la natura rigogliosa fa da sfondo a borghi antichi e castelli, giardini misteriosi e laghi vulcanici.

Siamo nel nord del Lazio, al confine con la Toscana e l’Umbria, in quella che un tempo veniva chiamata Etruria, ossia la terra degli Etruschi

Il loro è un lascito importante ed evidente, al quale si è aggiunto successivamente quello dello Stato Pontificio, con la costruzione di alcuni tra i più importanti edifici religiosi del centro Italia: su tutti, il Palazzo dei Papi di Viterbo.

Le sorprese e le suggestioni in questo itinerario di 3 giorni in Tuscia saranno tante: pronto a partire?

  • Giorno 1: Bomarzo e Vitorchiano
  • Giorno 2: Viterbo
  • Giorno 3: Montefiascone e Bolsena

Tuscia in camper, giorno 1: Bomarzo

La nostra prima tappa in Tuscia coincide con il giardino più sorprendente del Lazio: visiteremo il Sacro Bosco di Bomarzo, conosciuto anche come il Parco dei Mostri.

Parcheggiato il camper nel piazzale comunale gratuito di Via Madonna della Valle (coord. gps: 42.490230, 12.250514), il parco si raggiunge comodamente a piedi in 5 minuti.

Risalente al 1547 e realizzato per mano dell’architetto Pirro Ligorio, il Sacro Bosco di Bomarzo è uno straordinario complesso monumentale in cui ammirare affascinanti e grottesche sculture in basalto, che ritraggono mostri leggendari, esseri mitologici e costruzioni bizzarre.

Il simbolo del parco è senza dubbio l’orco, un gigantesco mascherone che rappresenta un mostro con la bocca spalancata, sulla quale oggi compare la scritta “Ogni pensiero vola”. Occorre avere il coraggio di entrare in questo antro misterioso, per percepire nel profondo la suggestione del giardino incantato di Bomarzo.

Magnifica anche la Fontana di Pegaso, il cavallo alato della mitologia greca, le enigmatiche sfingi e le loro iscrizioni, il Cerbero, cane dalle tre teste, il Drago, che lega questo incredibile angolo d’Italia all’Estremo Oriente.

Mentre passeggiate nel Parco dei Mostri di Bomarzo, provate a pensare a chi lo ha riscoperto, verso la metà degli Anni Cinquanta, quando il parco era ormai in stato di abbandono e ricoperto da una folta vegetazione.

Anche il centro storico di Bomarzo merita una visita: da vedere Palazzo Orsini, la nobile famiglia alla quale si deve la creazione del Sacro Bosco, e la Chiesa di Santa Maria di Monte Casoli, di epoca medievale.

Tuscia in camper, giorno 1: Vitorchiano

Il nostro itinerario nella Tuscia in camper prosegue a Vitorchiano, uno dei borghi più belli d’Italia sulla strada per Viterbo.

Vitorchiano sorge su uno sperone di roccia vulcanica: case e palazzi sembrano la naturale prosecuzione dei sedimenti lavici e del basamento in peperino, come sospesi sopra la vallata sottostante.

Nella visita al borgo medievale non mancheranno così i punti panoramici, ma anche chiese e palazzi nobiliari, piazze e fontane, torri e sottopassi.

Oltrepassata la Porta Romana, la prima attrazione che si intravede è la Chiesa della S.S. Trinità (o di Sant'Amanzio), poi, seguendo Via Arringa si raggiunge Piazza Roma, sulla quale si affaccia il Palazzo Comunale e, alle sue spalle, l’ex Monastero di Sant’Agnese.

Passeggiando nel centro storico si possono notare i profferli, elementi tipici dell’architettura del viterbese: si tratta di scalinate che si sviluppano sulla facciata dell’abitazione e conducono ad un balcone, dal quale poi si accede agli interni.

Poco distante dal borgo, non perderti la suggestiva Statua del Moai, un collegamento diretto tra Vitorchiano e l’Isola di Pasqua: la statua sacra è stata scolpita con asce e pietre da 11 abitanti di Rapa Nui, modellando il peperino, la roccia tipica di questa zona del Lazio.

Per visitare Vitorchiano e dormire nei pressi del centro storico, ti consiglio il parcheggio per camper a pagamento, che si trova lungo la Strada Provinciale 23 della Vezza (coord. gps: 42.471135, 12.172505). Disponibili i servizi di carico e scarico, allaccio alla corrente e tavoli per pic-nic, inoltre la vista è super.

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Tuscia in camper, giorno 2: Viterbo

Il secondo giorno della nostra Tuscia in Camper ci porta a Viterbo, conosciuta anche come la Città dei Papi: un vero gioiello medievale, che per un breve periodo, tra il 1257 e il 1281, fu eletta sede pontificia al posto di Roma.

Il magnifico Palazzo dei Papi è sicuramente l’edificio più importante da visitare in città, assieme al Duomo di Viterbo, conosciuto anche come Cattedrale di San Lorenzo.

Si può iniziare parcheggiando il camper nel grande piazzale antistante la questura, in Via Mariano Romiti (coord. gps: 42.409192, 12.110037): si tratta di una zona residenziale e tranquilla, dove ci si può fermare anche per la notte, con possibilità anche di carico e scarico.

Appena 10 minuti di passeggiata e ci si trova di fronte a Porta Romana, punto d’accesso al centro storico sul quale vigila la statua di Santa Rosa, la patrona della città.

La nostra visita prosegue verso il Palazzo dei Papi, il simbolo di Viterbo: la sua realizzazione si deve a Papa Alessandro IV e, all’interno, si può ammirare la Loggia delle Benedizioni e la sua monumentale scalinata, che conduce alla Sala del Conclave. Qui, tra il 1268 e il 1271, ci vollero ben 1006 giorni di discussioni prima che venisse nominato il nuovo Papa.

Chi è appassionato di tomi antichi troverà pane per i suoi denti nella Libreria del Museo del Colle del Duomo, prima di visitare la bellissima Cattedrale di San Lorenzo.

La nostra passeggiata a Viterbo ha in serbo ancora tante sorprese: attraversando il Quartiere San Pellegrino si possono ammirare le tipiche case-torre e le case a ponte viterbesi, costruite sul tufo sottostante, muovendosi tra i vicoli medievali e scattando infinite fotografie. 

In Piazza del Plebiscito merita una visita il Palazzo dei Priori, che conserva opere straordinarie e offre una delle migliori viste panoramiche della città, mentre chi vuole provare un’esperienza diversa dal solito può scendere nelle profondità della Viterbo Sotterranea, seguendo l’intricato dedalo di cunicoli scavati nel tufo.

Consiglio: acquistate il Viterbo Pass, che consente di visitare tutti i siti più famosi della città ad un prezzo concorrenziale, sfruttando anche l’accesso saltafila.

Per la notte consiglio di spostarsi verso Montefiascone, dove c’è una bella area sosta camper gratuita messa a disposizione dalla Cooperativa Agricola Cantina di Montefiascone (coord. gps: 42.533487, 12.042771). Come recita il cartello, la sosta è consentita per massimo 24 ore ed è gradito l’acquisto (non obbligatorio) di prodotti tipici locali: vino, olio, miele e tanto altro. 

Tuscia in camper, giorno 3: Montefiascone

Dopo un sonno rigenerante ci dedichiamo alla visita di Montefiascone, un bel borgo medievale che si trova in posizione dominante rispetto al Lago di Bolsena, a circa 600 metri d’altitudine.

Terra di vino pregiato e di pellegrinaggi, sulla rotta della Via Francigena, Montefiascone rappresenta una tappa imperdibile durante un viaggio in camper in Tuscia, nel nord del Lazio.

In una mattinata si possono visitare il Duomo, conosciuto anche come Basilica di Santa Margherita, la cui magnifica cupola è di poco più piccola a quella della Basilica di San Pietro in Vaticano, esplorare i vicoli e le piazzette del centro storico, tra cui il pittoresco Largo del Plebiscito, sorseggiare un calice di “Est!Est!!Est!!!”, il vino tipico locale, e perdersi nel panorama dal belvedere della Rocca dei Papi, uno sguardo a 360 gradi sui vitigni che circondano Montefiascone fino alla nostra prossima meta: il Lago di Bolsena.

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Tuscia in camper, giorno 3: Bolsena

Premessa: se avete un giorno in più a disposizione, fermatevi una notte al Camping Pineta di Bolsena (Viale Armando Diaz - coord. gps: 42.644222, 11.976686), ne vale la pena.

Siamo al confine tra Lazio e Toscana, al cospetto del più grande lago vulcanico d’Europa e di uno dei borghi più belli d’Italia: la degna conclusione per questo nostro viaggio in Tuscia in camper.

La visita può iniziare dalla maestosa Rocca Monaldeschi della Cervara, le cui origini sono da ricondurre al XI secolo, che ospita al suo interno l’interessante Museo Territoriale del Lago di Bolsena. Qui si possono ammirare reperti archeologici etruschi e comprendere meglio la geologia del territorio, inoltre è presente un acquario con tutti i pesci del lago.

Si entra poi nel centro medievale, fatto di stretti vicoli, scalinate e sottopassi, pittoresche piazzette e botteghe artigiane.

Da non perdere la Fontana di San Rocco e la visita alla Cattedrale di Santa Cristina, oltre all’immancabile passeggiata sul lungolago.

Un appuntamento di grande suggestione è quello con l’Infiorata di Bolsena, che da 200 anni a questa parte si tiene annualmente lungo le vie del centro storico: ben 3 chilometri di tappeti floreali, che trasformano il borgo in uno spettacolo di colori indimenticabile.

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