Bosnia in camper: itinerario di 1 settimana

19 dicembre 2023 in Destinazioni, Itinerari & Consigli per viaggiatori

Perchè scegliere la Bosnia per un vacanza in camper?

Nel Paese balcanico Oriente ed Occidente si incontrano, culture e religioni si mescolano,si possono ammirare paesaggi naturali ancora incontaminati e le città e i villaggi da visitare sono tanti e pieni di sorprese.

Con l’itinerario di viaggio di una settimana in Bosnia in Camper che ti propongo, inoltre, potrai aggiungere ai tuoi programmi anche un salto in Croazia, ad esempio, oppure nel sempre più gettonato Montenegro.

Ti piace come idea? Allora continua a leggere!

Bosnia in camper: l’itinerario

L’itinerario che ti propongo si sviluppa da sud verso nord: io l’ho percorso provenendo dalla splendida città di Dubrovnik in Croazia e, dopo aver attraversato tutta la Bosnia Erzegovina, ho proseguito per Zagabria. 

Ovviamente si può fare tranquillamente anche al contrario.

Nessun problema alle frontiere, i controlli sono sempre stati veloci e si sono svolti tranquillamente.

In tutto ho percorso più di 600 chilometri, seguendo la direttrice sud - nord, per raggiungere Sarajevo. La capitale meriterebbe un discorso a parte e sicuramente più di un giorno per essere visitata come merita.

Ma ora partiamo con il nostro itinerario in Bosnia in camper!

 

1. Bosnia in camper, giorno 1: Trebigne e le grotte di Vjetrenica

Il nostro itinerario comincia dalla Erzegovina, in particolare da uno dei villaggi più affascinanti e pittoreschi di tutto il Paese balcanico: Trebigne.

Trebigne si raggiunge facilmente da Dubrovnik e il suo curato centro storico è perfetto per approcciare con la cultura locale, prelevare contanti e acquistare una sim card per navigare in Internet.

Lungo il fiume, che attraversa la città, si alternano chiese, monasteri e moschee: da subito si percepisce quel miscuglio di religioni che caratterizza tutta la Bosnia Erzegovina, ed è come essere catapultati in un’altra realtà, molto lontana da quella alla quale si è abituati.

Una piacevole passeggiata conduce al magnifico Ponte Arslanagic, costruito in epoca ottomana ed inserito tra i monumenti nazionali della Bosnia.

La tappa successiva del nostro viaggio è Zavala, un piccolo villaggio con poche case dove si possono visitare le Grotte di Vjetrenica ed assaggiare le specialità locali in una trattoria a gestione famigliare.

Si può pernottare a bordo del proprio camper a due passi dalle grotte: chiedendo il permesso al punto informativo vi lasceranno utilizzare anche i bagni pubblici durante la notte.

2. Bosnia in camper, giorno 2

Il nostro viaggio in camper in Bosnia continua verso ovest: destinazione Pocitelj, ma prima attraversiamo la riserva naturale di Hutovo Blato: si tratta di una serie di paludi che ospitano oltre 240 specie diverse di uccelli, un paesaggio di grande importanza e bellezza.

Non solo birdwatching, qui si può trascorrere un po’ di tempo facendo hiking o partecipare ad un tour in barca per ammirare da vicino gli uccelli migratori.

Pochi chilometri più a nord, incontriamo il villaggio ottomano di Pocitelj, dove davvero il tempo sembra essersi fermato.

Nel cuore dell’Erzegovina e sulla riva orientale del fiume Neretva, Pocitelj custodisce tesori unici tra le sue vie di pietra, come la Moschea Šišman Ibrahim Pasha, costruita nel 1500. 

Verso l’ora del tramonto, salite fino alla fortezza e ascoltate il canto del Muezzin: sarà un momento magico.

La prossima tappa sono le Cascate di Kravice: qui ci si può fermare per la notte all’Auto Camp Kravica (coord. gps: 43.155873, 17.611957), immersi nella natura a due passi dalle cascate.

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3. Bosnia in camper, giorno 3: Medjugorie e Blagaj

Dopo la visita alle cascate, ne approfittiamo per visitare una delle mete di pellegrinaggio più famose del mondo: Medjugorje.

Il paese è colonizzato da negozi e centri spirituali italiani, oltre che da hotel e alberghi, pronti ad accogliere turisti da ogni parte del pianeta.

La salita alla collina dove sarebbero avvenute le apparizioni (il Monte Podbrdo) nel giugno del 1981 è un’esperienza da provare: i pellegrini la percorrono a piedi scalzi, camminando sulle pietre.

Il nostro viaggio in camper in Bosnia continua ancora verso nord e raggiungiamo Blagaj, dove si può visitare il Monastero dei Dervisci.

Costruito nel 1500, il Tekija è considerato monumento nazionale e lascia a bocca aperta per il contesto naturale all’interno del quale è inserito.

Nelle vicinanze, l’Autocamp Blagaj (coord. gps: 43.257104, 17.879185) fornisce tutti i comfort per una notte tranquilla a due passi dal fiume Buna. 

4. Bosnia in camper, giorno 4: Mostar e Boracko Jezero

Siamo a metà del viaggio in Bosnia e la prima meta di oggi è Mostar, conosciuta anche come la Città del Ponte: l’imponente Stari Most supera il fiume Neretva e divide in due il centro storico, tutto da scoprire.

A Mostar sono ancora ben visibili le tracce della guerra che ha martoriato la Bosnia Erzegovina tra il 1992 e il 1995: i fori dei proiettili si possono notare sugli edifici e fanno riflettere.

Per visitare il centro storico si può parcheggiare il camper dietro l’Hotel Verso (coord. gps: 43.338970, 17.809019): c’è la sbarra e occorre pagare nel bar.

Tantissime le cose da vedere a Mostar, oltre al Ponte Vecchio: moschee, musei, la Torre dell’Orologio e in generale tutto il Kujundziluk, il quartiere musulmano, dove si trova anche un affascinante bazaar.

Prima che faccia buio, proseguiamo verso nord per raggiungere le rive del Boracko Jezero, un lago alpino immerso nel verde della Bosnia. Ci sono diversi campeggi, scegliete quello che più vi ispira.

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5. Giorno 5: Sarajevo, la capitale della Bosnia

Come dicevo all’inizio, Sarajevo meriterebbe un articolo a parte: la capitale ha talmente tanto da offrire che per vederla con calma servirebbero almeno 2 giorni e, se avete tempo a disposizione, fate così.

Il punto di partenza per visitare la città è lo Zlatiste Camp (coord. gps: 43.843939, 18.418551): si tratta di un campeggio con bagni, docce e servizi di carico e scarico, l’ideale per chi viaggia in Bosnia con il camper.

Non è vicinissimo al centro, ma se non si ha voglia di camminare (consiglio di farlo almeno all’andata, il tragitto è tutto in discesa) si può optare per un taxi.

Cosa vedere a Sarajevo: se avete soltanto un giorno a disposizione, non perdetevi il quartiere musulmano di Bašcaršija, l’ideale per perdersi tra i bazaar e i ristoranti che cucinano piatti tipici bosniaci, oltre che per visitare l’imponente Moschea dell’Imperatore.

Anche qui, come potete immaginare, i segni della guerra degli anni ‘90 sono molto evidenti: per terra vi capiterà di osservare le “rose di Sarajevo”, che simboleggiano i crateri dei mortai.

Galerija 11/07/1995 è il Museo del Massacro di Srebrenica ed è uno dei luoghi fondamentali per capire cosa è successo durante quegli anni di dolore: lascia i brividi e fa riflettere profondamente, ma è una tappa inevitabile in città.

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6. Le piramidi di Visoko e Jayce

Non troppo distante da Sarajevo, il piccolo villaggio di Visoko è salito agli onori della cronaca quando lo scrittore bosniaco Semir Osmanagic ha ipotizzato che nelle colline circostanti fossero in realtà delle costruzioni di un popolo vissuto oltre 12.000 anni fa.

Visoko iniziò così ad essere una meta turistica a livello internazionale, dove è possibile visitare i tunnel energetici che collegavano le cosiddette “piramidi del sole della Bosnia”.

Noi continuiamo il nostro viaggio in camper verso nord ovest e raggiungiamo Jajce, altra meta imperdibile del Paese Balcanico.

Jajce è un piccolo gioiello, da scoprire lentamente. L’attrazione principale sono le spettacolari Cascate della Pliva, all’ingresso della città, e i mulini ad acqua nei laghi che il fiume ha formato, ma tutto il centro storico è ricco di cose da vedere.

Dalla grande moschea nella piazza principale a Casa Kršlak, esempio perfetto di architettura bosniaca, fino alla Fortezza di Jajce, che richiede qualche sforzo in salita, ma regala panorami eccezionali.

Il Jajce Auto Camp (coord. gps: 44.341152, 17.262360) offre piazzole sulle rive della Pliva, a due passi dal centro città: un luogo idilliaco, ideale per chi viaggia in camper in Bosnia.

7. Banja Luka

Seconda città per importanza della Bosnia Erzegovina, Banja Luka è la tappa finale del nostro viaggio in Bosnia in camper.

Negli ultimi anni si è affermata come destinazione turistica grazie alla sua atmosfera rilassata e cosmopolita, oltre che alla sua vivace vita notturna.

Trovandosi sulla strada che collega Sarajevo a Zagabria, due splendide capitali balcaniche, è il modo perfetto per concludere il nostro tour.

Come spesso accade in Bosnia, qui si può percepire chiaramente quel mix tra Oriente ed Occidente che rende questo Paese straordinario e fragile allo stesso tempo: le chiese si alternano a moschee e monasteri ortodossi, mentre la fortezza medievale di Kastel ricorda le origini romane della città. 

Purtroppo la guerra ha distrutto la maggior parte dei tesori di questa città che oggi è rinata anche grazie alla sua tradizione universitaria.

Per chi vuole fermarsi in città con il camper, c’è un parcheggio a pagamento sul fiume Vrbas poco distante dalla fortezza (coord. gps: 44.764795, 17.189005), per chi cerca un posto immerso nella natura, 7 km a sud di Banja Luka, il Camp Jablan (coord. gps: 44.717213, 17.163978) offre un riparo sicuro e la possibilità di nuotare nel fiume.

Il nostro viaggio in Bosnia Erzegovina in camper termina qui: spero di avervi dato tanti spunti utili per organizzare le vostre vacanze in questo splendido ed emozionante Paese balcanico.

Per chi sta cercando il mezzo giusto per vivere questa avventura, consiglio di dare un’occhiata ai camper in condivisione su Goboony: dai van ai motorhome, ci sono tantissime possibilità per venire incontro a tutte le esigenze.

A presto!