Visitare il Gran Sasso in camper

1 marzo 2022 in Destinazioni e Italia

Il Gran Sasso d’Italia è una delle località montane più belle dell’Abruzzo ma soprattutto una meta ideale per una vacanza in camper, lontano dagli itinerari turistici più affollati, alla ricerca di luoghi dalla natura incontaminata, caratteristici borghi medievali, laghi e fiumi dalle acque cristalline e soprattutto paesaggi montani intorno ai 3000 metri.  Situato fra le province di L’aquila, Teramo e Pescara, il massiccio è infatti il più alto della catena appenninica, con i 2912 m del Monte Corno. Esso si estende per 50 km in lunghezza e 15 in larghezza pertanto è un’area facilmente  percorribile a piccole tappe. Scopriamo, dunque, insieme questo itinerario del Gran Sasso in Camper.

gran sasso in camper

Prima di partire...

Siamo in una zona di alta montagna quindi è bene portare scarponcini antiscivolo e vestirsi a cipolla. Ci sono dei punti dove il clima è praticamente invernale tutto l’anno. Munitevi anche di cappellini e creme solari perché in estate nelle ore più calde della giornata il sole picchia parecchio. E’ certamente un luogo ideale anche per fare trekking con i bambini, ma se volete portarli in alta quota informatevi prima sulla lunghezza e difficoltà dei percorsi perché su alcuni di essi non sono presenti fontane e alcuni tratti possono avere difficoltà non alla portata di tutti. I percorsi in quota non sono praticabili con i passeggini. Fate sempre delle piccole soste in modo che i più piccoli possano gradatamente adeguarsi all’altitudine. Per il resto la natura incontaminata e poco frequentata di questi luoghi con i suoi scorci, i suoi castelli, le sue abbazie, i suoi laghi e le sue cascate,  renderà la vostra vacanza sul Gran Sasso in camper ricca di emozioni.

Il percorso

Per questo itinerario del Gran Sasso in camper, abbiamo pensato ad un percorso che  parte da Campo Imperatore e termina con una visita alla città di L’Aquila, ma voi potete tranquillamente iniziare dalla tappa più vicina alla vostra località di provenienza e proseguire in maniera circolare.

1. Campo Imperatore

La prima tappa del nostro itinerario del Gran Sasso in camper, è la piana di Campo Imperatore, situata ad un’altitudine fra i 1500 e i 1900 metri, è il punto di partenza ideale per visitare tutta la zona e i sobborghi nei dintorni. Parcheggiate il camper nel parcheggio vicino alla funivia. Qui vedrete un grande piazzale con l’ostello di Campo Imperatore (il più alto d’Italia),  la chiesetta della Madonna della Neve e poco più in là, l’Osservatorio astronomico e il Giardino Botanico.

Il panorama lascia a bocca aperta, da qui si possono scorgere tutte le cime più importanti del Gran Sasso. E’ questo  il percorso della transumanza che  portava le mandrie e le greggi  dall’Abruzzo alla Puglia ma è anche un paradiso di biodiversità – ci troviamo del resto nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga – habitat di camosci, cervi, caprioli, lupi, cinghiali e varie specie di uccelli.  A Campo Imperatore, detto anche piccolo Tibet, potrete anche fare delle belle passeggiate a cavallo. Un piccolo maneggio  si trova vicino al Ristoro Giuliani.

Previa prenotazione potete visitare l’Osservatorio Astronomico più alto d’Italia ma non perdetevi, nelle vicinanze dell’Osservatorio, il Giardino Botanico Alpino “Vincenzo Riviera” (aperto solo in estate) dove potrete scoprire l’incredibile flora che caratterizza la piana del piccolo Tibet come  la stella alpina, la genziana e il genepì. Partendo dall’hotel di Campo Imperatore, si potrà effettuare una bella escursione di un’ora fino al rifugio Duca degli Abruzzi da cui si potrà godere di una vista mozzafiato di tutta la zona.

Scendendo verso sud attraverso la statale 17 bis, fermatevi per qualche foto ricordo nella valle della Macina, ben segnalata da un pannello che spiega che qui sono stati girati famosi film spaghetti western come “Lo chiamavano Trinità”.  Vi sembrerà di rivivere le scene rese famose da Bud Spencer e Terence Hill.

Proseguendo, poco più avanti dovete assolutamente fermarvi ad uno dei ristori - macellerie della grande prateria denominata Fonte Vetica, una vera oasi all’insegna del relax e del buon cibo per tutti i camperisti. La meraviglia di questo posto sono infatti i vari punti ristoro dove comprare formaggi, salumi e soprattutto carni (da provare assolutamente le salsicce e gli arrosticini,) che potrete arrostire nelle numerose aree attrezzate a barbecue con le braci messe a disposizione gratuitamente dalle macellerie. Se andate in alta stagione vi conviene arrivare di sera o di mattina presto. A volte in estate può essere richiesto un ticket quando la zona diventa troppo affollata. Con le sue immense praterie a 1637 metri slm,  potrete sostare in libera, fare trekking e salire al monte Camicia. Il paesaggio presenta scorci meravigliosi e con un po’ di fortuna potrete scorgere cavalli selvatici e camosci.

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2. Fonte Vetica -  Castel del monte

Riprendendo la statale 17 bis  e passando dal valico di Capo la Serra,  raggiungerete  in pochi  minuti Castel del Monte. Troverete un’area di sosta in via di Campo Imperatore nei pressi del Campo Sportivo. Il paese che conta poco più di 400 abitanti è  uno fra i più bei borghi medievali d’Italia. Detto anche il paese delle Streghe, Castel del Monte è famoso per la leggenda delle 7 sporte. Si narra infatti che un tempo appena un bambino appariva malato, si pensava che le streghe gli avessero fatto un sortilegio. Allora i genitori dovevano sottoporsi a un preciso rituale che prevedeva di fare il giro del paese attraversando sette sporte (arcate) in silenzio al fine di liberare il piccino dall’incantesimo. La bellissima manifestazione “La notte delle Streghe” in cui tutti gli abitanti fanno rivivere l’antica leggenda si celebra ogni anno fra il 17 e il 18 agosto. E’ possibile acquistare i biglietti per assistervi sia online che presso l’ufficio informazioni comunale in viale Vittoria. Fermatevi in un negozietto del borgo e comprate il Marcetto, il formaggio di pecora a pasta molle tipico di Castel del monte, prodotto col latte delle pecore locali e caratterizzato da una pasta spalmabile, aromatica e cremosa.

3. Calascio e Rocca Calascio

Riprendete la statale 17 e in una mezz’oretta raggiungerete Calascio. Parcheggiate il camper in uno dei parcheggi vicino al servizio navetta (a pagamento) di via Pizzo Falcone che vi porterà in cima per la visita alla Rocca medievale.  Volendo potete arrivarci anche a piedi con una camminata di circa 40 minuti. Rocca Calascio chiamata anche  “Castello di Lady Hawke” perché qui fu girato il famoso film con Michelle Pfeiffer, è stato edificato intorno all’anno 1000, raggiungendo il suo aspetto attuale fra il XIV E XV secolo. All’arrivo in cima vi accoglierà la chiesetta di Santa Maria della Pietà costruita per ringraziare la Madonna che contribuì secondo la credenza popolare, a sconfiggere una pericolosa banda di briganti. Anche il “Nome della rosa”, famosissimo film con Sean Connery fu girato qui. Tornando a Calascio, visitate il centro storico di origine medievale.

4. Santo Stefano di Sessanio

Riprendendo il camper raggiungerete in 10 minuti uno dei borghi più belli d’Italia, Santo Stefano di Sessanio. Parcheggiate il camper nel parcheggio all’ingresso del paese in Borgo Archi Romani e andate alla scoperta di questo piccolo bijou di architettura medievale di impronta medicea che incanta per le sue case-mura,  i suoi archi, le scalinate, le logge e le bifore, tutto costruito in pietra bianca calcarea. I Medici nel periodo fra i il 1579 e il 1743 portarono questo borgo al suo massimo splendore favorendo il commercio della lana “carfagna”. Se avete tempo, prenotate un’escursione con gli asini di Gira e Rigira. Il trekking someggiato offre la possibilità di fare un salto nel passato, di riscoprire il tempo lento dei viaggi di una volta, permettendo di ammirare a pieno la bellezza dei luoghi attraversati.

Santo Stefano di Sessanio è  famosa anche per le lenticchie, una varietà autoctona, presidio Slow Food. Fermatevi a gustare una zuppa di lenticchie di Santo Stefano in una delle sue varianti, con le patate, col pane fritto,  la pasta fatta in casa, o  le salsicce.

5. Capestrano – fiume Tirino

Borgo dalle origini risalenti alla metà del 1200 e arroccato su un promontorio da cui si domina tutta la vallata, Capestrano è famoso per la statua dell’omonimo guerriero, ritrovata proprio da queste parti. Ricco di storia medievale e rinascimentale, il paese è circondato da una cinta muraria in cui sono presenti 5 grandi porte da cui si accede al centro storico. Perdetevi nei vicoli ricchi di archi, scalinate, chiesette, scoprite il Convento di San Giovanni e l’Abbazia di San Pietro ad Oratorium (col curioso e misterioso quadrato del Sator sulla facciata della chiesa omonima), visitate le botteghe e i negozietti dove potrete comprare i prodotti tipici locali e, arrivati alla piazza del paese, potrete visitare gratuitamente il Ccastello di Piccolomini risalente al 1485.

Se andate a Capestrano fate una sosta sulle sponde del fiume Tirino, uno dei fiumi più belli ma soprattutto più puliti d’Europa con le sue acque cristalline che scorrono su un paesaggio incantevole di boschi di salici e pioppi. Esplorate la zona in bici o affittate una canoa,  ammirando come il fiume a seconda dei tratti assume brillanti tonalità di azzurro e verde smeraldo.

Visita alle Grotte di Stiffe e area di sosta:

Parcheggiate nell’area gratuita adiacente alla biglietteria. A pagamento potrete usufruire di allaccio alla corrente e carico e scarico. Per accedere alle grotte è necessario prenotare. Le grotte sono un luogo magico. Tecnicamente sono una “risorgenza”, cioè il punto in cui un fiume torna alla luce dopo un tratto sotterraneo. Vi raccomandiamo di leggere tutte le info e i consigli per l’accesso sul sito delle grotte.

Visita al Lago di Sinizzo e area di sosta:

Al lago di Sinizzo (in località San Demetrio ne’ Vestini) parcheggiate nell’area destinata al turismo itinerante. E’ un parcheggio su sterrato, parzialmente ombreggiato, con fontanella d’acqua a poca distanza, chiosco con servizi igienici e nessun servizio per camper. Il costo per i camper è di 10 euro al giorno. Godetevi un po’ di relax nella natura! Il luogo è dotato di area picnic con barbecue, quindi venite equipaggiati di buon cibo da arrostire! Qui potrete tuffarvi, fare il giro del lago, facilmente accessibile anche con i passeggini, potrete portare i bambini nell’area giochi o fare una passeggiata di un quarto d’ora alla sorgente Acquatina che alimenta il lago.

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6. L’Aquila

Terminiamo il nostro tour del Gran Sasso in camper con una o due giornate dedicate alla visita di L’Aquila. La città dopo il terremoto che la colpì nel 2009, è tornata faticosamente alla rinascita anche se le sue ferite non sono ancora del tutto rimarginate. In città sono presenti varie aree di sosta come ad esempio quella gratuita in via Strinella, nell’area comunale, comoda per visitare il centro e il Castello. Una delle attrazioni più famose della città è la Fontana delle 99 Cannelle  nella zona della Riviera, costituita da 93 mascheroni in pietra e 6 cannelle singole da cui sgorga l’acqua. Visitate il centro storico, tornato a nuova vita, la stupenda Basilica di Collemaggio del XIII secolo, il Forte Spagnolo, ovvero il Castello, progettato nel 1534 e situato sul punto più alto della città e, nelle vicinanze del Forte, l’Auditorium Renzo Piano voluto dall’architetto nel 2009 a seguito del terremoto; la Basilica di San Bernardino (parzialmente distrutta dal terremoto, è visibile la facciata), la Fontana Luminosa, realizzata nel 1934 e situata al centro di piazza Battaglione Alpini, apprezzata soprattutto per il panorama che da qui si scorge.

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Enogastronomia del Gran Sasso

La cucina abruzzese è una delle più buone della tradizione italiana e anche un valido motivo per fare una vacanza in camper sul Gran Sasso. In particolare l’enogastronomia coniuga i prodotti di una terra ancora incontaminata con le antiche tradizioni agricole tramandate di padre in figlio.  Il risultato è una cucina fatta di materie prime di qualità come le carni pregiate,  i formaggi di pecora e vaccini, i legumi, i  funghi e i tartufi, la pasta fresca e i salumi artigianali. La porchetta, la ventricina, il Marcetto di Castel del Monte, le lenticchie di santo Stefano di Sessanio, l’amaro di Genziana e il liquore allo zafferano sono solo alcuni dei prodotti assolutamente da provare.

Tra i piatti tipici spiccano la Pecora alla Callara, cucinata con aromi e ortaggi a lenta cottura; la Pasta alla Mugnaia, fatta con tagliatelle all’uovo fatte in casa e insaporite con un sugo di carne; gli arrosticini, cubetti di carne di pecora infilzati in uno spiedo e cotti alla griglia.

Tra i vini della zona potrete degustare il Montepulciano, un rosso tipico della Valle del Tirino, il  Cerasuolo, un rosato ottenuto sempre dalle uve del Montepulciano, e trai i bianchi, la Passerina, il Pecorino e il Trebbiano, dal gusto profumato e fruttato, ottimi per accompagnare primi, piatti di pesce o carne bianca.

Con questo, concludiamo il nostro tour del Gran Sasso in camper. Come sempre, date un'occhiata ai nostri camper presenti sulla piattaforma per prenotare la vacanza dei vostri sogni ed esplorare la belissima regione dell'Abruzzo in camper.