Guus e Sandra: 3 mesi on the road- il weekend del test

9 aprile 2019 in Esperienze, Viaggiatori & Proprietari

Esattamente tre mesi dopo l’acquisto del nostro fido camper, è arrivato il momento di effettuare l’ultimo test prima della vera partenza. Stiamo allestendo il camper per la prima volta, dalle tazze alle sedie, dai segnali stradali al caffé. Ci vuole un po’ per capire come sistemare tutti gli oggetti all’interno degli scaffali. Vogliamo infatti assicurarci che gli utensili non cadano o facciano rumore mentre guidiamo. In più, ora che i cuscini e i sedili sono tornati al loro posto, il nostro camper sembra davvero un camper! Che sensazione meravigliosa. Ci è voluto più di quanto pensassimo anche perché Guus è rientrato a casa più tardi. Ma ciò non rovina affatto l’atmosfera. Più lunga l’attesa, maggiore il piacere- dicono!

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Il fine settimana del test

Alle 18.30 accendiamo i motori. Direzione? Winterswijk. Più ci dirigiamo a nord e più il tempo peggiora. Dopo un’ora alla guida, decidiamo di fermarci per un pasto al sacco. Arrivati al campeggio, possiamo scegliere la piazzola: su erba o pavimentata? Date le condizioni metereologiche, scegliamo quella pavimentata. Inaspettatamente, il sole spunta tra le nuvole e possiamo quindi spostarci; siamo l’unico camper in tutta la struttura, quindi non penso che qualcuno avrà da lamentarsi perché gli rubiamo il posto. Ma il sole è durato davvero poco e, se prima piovigginava soltanto, adesso diluvia proprio! Risaliamo quindi velocemente a bordo.

Il primo oggetto che ci manca? Ovviamente, un ombrello!  

A volte, anche se il tempo non è dei migliori, è sempre bello stare in camper e rilassarsi. Un film, un libro, una tazza di te. Cosa vuoi di più dalla vita?

In camper o su una barca?

Dopo una notte alquanto turbolenta, guardiamo dal finestrino per capire se sia già mattino. Fuori è tutto grigio, il cielo è scuro ed intorno è tutto bagnato. C’è anche un po’ di freddo, quindi la prima cosa da fare è accendere il riscaldamento. Non siamo molto sicuri di come funzioni, fortunatamente c’è Guus che è il tutto fare.

Secondo oggetto mancante: pantaloncini!

La scorsa notte ho avuto la sensazione di essere su una barca e qui Guus si mette a ridere e mi dice: "Ci credo, non abbiamo usato i livellatori". Beh, - gli rispondo- magari stanotte usiamoli così non mi sembrerà di galleggiare per tutta la notte o addirittura per i prossimi tre mesi. 

Dopo una doccia rinfrescante, ci dirigiamo alla volta di Obelink Vrijetijdsmarkt. Arriviamo all’apertura ma non siamo gli unici. L’ingresso è davvero affollato. Guardo Guus e gli dico: Come faremo a passare attraverso tutta questa gente? Alla fine, ce l’abbiamo fatta e siamo riusciti ad attraversare il corridoio fino ad arrivare nelle sale dove era tutto molto più tranquillo. 

Il resto della giornata 

Inizia cosi la nostra ricerca di un tavolo da campeggio. Grande, piccolo, pieghevole, resistente all’acqua e alle alte temperature. La scelta è difficile, ma dopo averne esaminato tantissimi ne abbiamo scelto uno con quattro gambe e possiamo finalmente andar via.

Alle tre del pomeriggio siamo pronti e dopo aver fatto il pieno ci rimettiamo in marcia. Guardo fuori ed il tempo è ancora grigio, ma è solo quando usciamo dal supermercato che la pioggia diventa davvero incessante. Nonostante il tempaccio, vogliamo comunque andare in centro città, ma ci basta fare neanche 50 metri per ritrovarci tutti inzuppati. Ci rintaniamo quindi in un bar e ci gustiamo un caffé nell'attesa che smetta di piovere presto. Inaspettatamente, esce il sole e decidiamo quindi di fare una passeggiata. Questa cittadina è più bella di quanto ci aspettassimo. Gli edifici sono molto graziosi e qua e là per la città sono disseminati dei cartelli illustrativi che raccontano curiosità sulla città.

La pioggia non ci dà tregua e riusciamo a restare asciutti giusto per mezz’ora per poi rifuggiarci di nuovo in camper.

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Arrivati al campeggio, parcheggiamo il camper in modo più strategico e questa volta usiamo i livellatori. Ora è tempo per la prossima prova: cucinare! La cucina è davvero ben attrezzata e sembra quasi di avere una cucina a 5 stelle. La padella è abbastana grande, ma meglio evitare il trambusto per non rovesciarla. In questo modo possiamo cucinare in tutta tranquillità o quasi… uno sportello della credenza cade giù ma non è un problema per ora.

Nel frattempo, il tempo non migliora. Sembra ci sia una gara tra pioggia e vento, chi la vincerà? Sentiamo il vento fischiare attraverso le fessure del camper ma per fortuna stavolta siamo ben piantati a terra. Con questo tempaccio, ci immergiamo nuovamente nella lettura e, ovviamente, scegliamo delle guide turistiche per avere un po’ di ispirazione. Diciamo che ci sono letture peggiori!  

 

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Fare surf in camper

La seconda notte in camper trascorre decisamente meglio di quella precedente, senza sentirsi a bordo di una barca. Dopo la colazione, decidiamo di tornare a casa visto che il tempo non è dei migliori, anzi sta solo peggiorando. Appena arriviamo in autostrada sembra di fare surf sulle onde del mare con il nostro camper. Persino i treni sono stati fermati a causa delle forti raffiche di vento e non è proprio il caso di avventurarci in questo modo.

Non potevamo sperare in un weekend migliore per testare il nostro camper. Ora siamo assolutamente sicuri che sia totalmente resistente alle infiltrazioni d’acqua. Anche il bagno ha funzionato alla perfezione. Non vediamo l’ora di metterci sul serio per strada.

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