Itinerari nell'Appennino Parmense

20 marzo 2019 in Destinazioni e Italia

Visitare l’Appennino Parmense in camper è sempre una buona idea: in primavera puoi ammirare le prime fioriture, in estate sfuggendo alla calura della pianura puoi godere del fresco della montagna, in autunno come momento ideale per assaporare i prodotti tipici e durante la stagione invernale per praticare sport ed uscite in compagnia.

L'Appennino divide la provincia di Parma dalla Toscana e dalla Liguria e racchiude, oltre a paesaggi stupendi, anche splendidi borghi antichi che custodiscono l’arte e i segreti di artigiani.

Tre sono le principali zone da visitare nell’Appennino Parmense, tutte perfette per un week end in camper: la Val Parma, le Valli del Ceno e del Taro.

1. Alla scoperta della Val Parma in camper

Oggi ti portiamo alla scoperta della libertà del viaggiare in camper: quella libertà di poter decidere all’ultimo, ma proprio all’ultimo minuto, dove andare. Decidere in ogni istante quale strada percorrere e cambiare idea o rivisitare il viaggio. È un vero lusso per chi ama viaggiare on the road e in completa libertà.

Da questo ne deriva anche la libertà di scegliere un luogo dove sostare per la notte, in base ai propri desideri o necessità. Questo è solo uno dei motivi per il quale è nato In Camper con Gusto: uno dei loro obiettivi è quello di poter offrire al pubblico una serie di “soste notte” che soddisfino tutte le richieste.

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2. In Appennino in camper… ma dove andare?

Bella domanda! Ti proponiamo perciò un itinerario da seguire per scoprire la splendida Val Parma. Si parte ovviamente dal capoluogo di provincia e si guida in direzione Castello di Torrechiara, un luogo sospeso nel tempo tra vigneti e dolci colline. Si supera Langhirano, la patria del Prosciutto e si arriva al bivio di Pastorello dove si deve tenere la destra del Torrente Parma sulla SP13. Dopo Beduzzo si arriva a Corniglio, la prima di queste tappe.

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Corniglio è un piccolo paese di origine medievale dove puoi sostare con il camper. Nel borgo si possono visitare il castello, i vecchi portali e l’antico ponte a valle in pietra, testimonianza del passaggio dei viandanti tra la Lunigiana e il Parmense. Il paese è stato anche premiato con la Medaglia d’argento al Valor Militare per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.

Qui si possono degustare anche l’ottimo Prosciutto di Parma e l’immancabile Parmigiano Reggiano di montagna. Una vera delizia sono anche i salumi di maiale Nero di Parma, un’eccellenza esclusiva del territorio tutta parmense servita nel ristorante del paese.

Dopo Corniglio la strada prosegue e si arriva a Bosco, la porta d’ingresso del Parco dei Cento Laghi. Con un’estensione di 12.600 ettari, questo parco regionale è una meta per sportivi e amanti delle escursioni, sia a piedi, sia in mountain bike. Presso la località Cancelli, partono due strade, entrambe sterrate con fondo in ghiaino: la prima è lunga 6 km e porta ai Lagoni, mentre la seconda è lunga 2 km e porta a Lagdei, dove è possibile sostare con il camper. Siamo a 1.200 metri d’altitudine e l’aria della sera decisamente frizzantina anche in estate.

Dal rifugio di Lagdei numerose sono i sentieri di escursione per gli amanti del trekking, da non perdere sono:

  • la salita al Lago Santo il più esteso e profondo del parmense;

  • la salita sulle cime del Monte Orsaro;

  • una passeggiata attorno ai laghi Gemini detti anche Lagoni;

  • il sentiero che porta al Lago Scuro;

  • le splendide capanne di Badignana.

Per chi vuole perdersi in paesaggi da sogno, può proseguire fino al Passo del Lagastrello, dove si può ammirare il crinale con laghi e pozze di origine glaciale (siamo a 1800 metri d’altitudine). La cena è ovviamente al rifugio Lagdei, una vera delizia per il palato! Per la notte sarà sicuramente piacevole dormire nel silenzio del bosco.

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3. Alla scoperta delle Valli del Taro e del Ceno in camper

Altra bellissima scoperta sono le vallate opposte alla Val Parma: quelle del Taro e del Ceno, luoghi ideali per trascorrere una vacanza nella natura alla scoperta dell’arte e della cultura.

Da Parma, si parte verso Collecchio, dove ci si può fermare per conoscere la storia di un uomo straordinario, che ha trasformato la propria casa in museo. Il Museo Ettore Guatelli è una finestra sul mondo contadino e sul lavoro nei campi, ricco di ricordi e tradizioni. Ettore Guatelli è vissuto tra il 1921 e il 2000 e ha osservato i cambiamenti radicali della società e della vita, rendendo la propria tenuta nella campagna parmense un luogo che ospita un immenso patrimonio culturale del territorio. Trovi qui tutte le informazioni sul Museo Ettore Guatelli.

Ricorda che puoi parcheggiare anche il tuo camper all’esterno del museo!

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Dopo Collecchio si prosegue fino a Fornovo di Taro, una delle tappe della via Francigena, dove si trova anche la Riserva Naturale Faunistica Monte Prinzera con esemplari di flora e fauna molto rari. Il viaggio prosegue verso il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, la cui struttura risale all’anno Mille. Si può visitare l’interno del castello su prenotazione contattando l’associazione che si occupa della gestione.

Per gli appassionati di motori, a Varano si trova anche lo storico autodromo Riccardo Paletti che ospita numerosi eventi motoristici e sportivi. Sempre a Varano de’ Melegari, nel cuore della Motor Valley, puoi visitare su prenotazione e contattando direttamente il centralino, lo stabilimento della Dallara, una vera eccellenza del Made in Italy meccanico nel mondo. Dal 1972 lo stabilimento realizza e studia alcune tra le migliori super car del mondo e da poco, è entrata anche nel mercato delle stradali, con la creazione della linea di produzione della Dallara Stradale

La Dallara Stradale è un’auto unica nel suo genere che ha suscitato l’interesse degli appassionati di tutto il mondo e per la quale ci sono voluti oltre 3 anni di studio, 85 ore di lavorazione per la costruzione di una singola auto, un anno di attesa per la consegna, per un prezzo di listino di 150mila euro. Non è difficile capire quindi perché visitare la Dallara significa entrare nell’olimpo dei motori!

Il viaggio non finisce di certo qui. Infatti ti consigliamo di continuare in direzione di Bardi dove incontrerai la frazione di Serravalle dove potrai visitare il Battistero. Questo, definita anche chiesa di San Lorenzo è l’unica pieve della provincia di Parma a possedere un edificio indipendente adibito appositamente a battistero, oggi considerato il monumento religioso più antico di tutto il Parmense. Il tempio originario, costruito forse in epoca longobarda, fu ricostruito nel XIV secolo e successivamente parzialmente ristrutturato nelle forme attuali.

Proseguendo il tuo viaggio in direzione di Varsi incontri il Castello di Golaso, uno dei più antichi del territorio, alcuni documenti infatti lo fanno risalire al 779. A rendere il Castello però misterioso ed enigmatico è quella particolare caratteristica, che lo porta ad essere definito come “Castello-Calendario”: infatti è contraddistinto da 12 scale quanti sono i mesi dell’anno, 30 porte quanti sono i giorni del mese, 4 corpi di fabbrica quante sono le stagioni ma, soprattutto, 365 finestre quanti sono i giorni dell’anno. Attualmente è sede anche di un laboratorio/pasticceria.

Per chi cerca una pausa nella natura, può visitare il Monte Barigazzo, da cui partono percorsi di trekking e l’ippovia della Val Taro e Val Ceno. Qui è presente il Campeggio il Falco a Pessola, dove poter sostare con il camper.

La tappa successiva di questo itinerario è Bardi dove c’è un'area di sosta camper, un borgo con una storia antichissima che risale al paleolitico. Sicuramente non perdere il castello dove ha sede il Museo della civiltà valligiana, Museo Archeologico e il Museo del bracconaggio e delle trappole, oltre alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria Addolorata; costruita in stile ravennate e che custodisce nell’ampio interno a tre navate un’opera giovanile del Parmigianino “Lo Sposalizio mistico di Santa Caterina”, databile intorno al 1522.

Questo paese è stato protagonista anche di un’altra storia molto importante: quella dell’emigrazione dalle vallate appenniniche verso gli Stati Uniti, il Canada, la Francia e l’Inghilterra. Bardi fu anche uno dei centri più importanti della lotta partigiana, nell’attuale Trattoria Trieste infatti, si ritrovavano i “ribelli”, giovani che volevano far parte delle file partigiane. Ma Bardi, non è solo una sosta culturale e storica: è anche meta per escursioni in MTB bicicletta e trekking. La sua dislocazione fra le Valli del Ceno, che si domina dal castello, e le valli dei suoi affluenti, Val Noveglia, val Toncina, Val Lecca e Val Dorbora, oltre alla vicinanza di cime come il Monte Ragola, la Roccia delle Cinque Dita, il Monte Lama, il Monte Nero e il Monte Barigazzo, che insieme al Monte Penna, rendono questa zona estremamente ricca di fauna, flora e circuiti escursionistici, che vanno da un tempo di un’ora (circuito del Castello di Bardi) a 8 ore a piedi e 4 in MTB.

Lasciamo Bardi per dirigerci verso Borgo Val di Taro. La tappa successiva è l’Oasi WWF dei Ghirardi che occupa 600 ettari di prati, boschi e torrenti nell’alta Val Taro, sull’Appennino parmense. È la casa di innumerevoli specie di animali, piante e funghi. Ospita habitat rarissimi ed un paesaggio incantevole. La Riserva organizza escursioni guidate, escursioni fotografiche assistite,laboratori per bambini ed eventi sulla biodiversità agraria-alimentare nel corso di tutto l’anno.

Infine si arriva a Borgo Val di Taro, Città slow e patria del fungo Porcino IGP. Il periodo autunnale è il più ricco in assoluto dal punto di vista delle manifestazioni e degli eventi con la capofila la Sagra del fungo, che si tiene ogni anno il terzo e quarto week end di settembre.

Anche nei mesi estivi, però, Borgotaro diventa luogo ideale per chi vuole trascorrere una vacanza all’insegna della cultura, del divertimento e del relax in splendidi ambienti naturali.

Infatti numerose attività si possono effettuare in questo meraviglioso scenario appenninico: per chi ama il trekking o la MTB o il cavallo, si possono fare escursioni lungo la Via degli Abati che passa proprio da Borgotaro una sorta di traversale della più nota via Francigena, e che ad essa si ricongiunge presso la località Toscana di Pontremoli.

A Borgotaro puoi sostare con il camper presso il parcheggio di Via Castagnoli, in zona scuole con ascensore per salire in paese.

Parti alla scoperta di questi posti meravigliosi! E se non hai un camper tutto tuo, puoi sempre sceglierne uno su Goboony, dove hai una vasta scelta e dove troverai sempre quello che fa per te.